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LE CIVILTÀ MONUMENTALI – LA RELIGIONE CRETESE MICENEA

CENNI STORICI

Nel periodo fra il XXVII sec. ed il 1450 a.c. la cultura Cretese ebbe un enorme sviluppo e si impose su tutto il mar Egeo a tal punto che la sua religione venne riconosciuta come una vera e propria religione Egea.

La cultura Cretese appartiene alle culture Indo europee ; queste culture non si riconoscono per effetto di scavi degli archeologi, ma per effetto della lingua parlata dai diversi popoli di questa etnia. Tutti i popoli europei ne fanno parte, con la sola esclusione dei popoli Baschi ed  Ugrofinnici, quindi  le lingue oggi parlate in Europa sono dirette discendenti dalle lingue Indo europee e ne fanno parte .

Le lingue Celtiche, Germaniche, Italiche, BalticheSlave  così come lingue estinte come l’ Illirico, il Veneto, il Tracio, il Frigio, l’ Ittita, il Luvio, ilTocario e l’antico  Indiano, ed anche lingue tutt’ ora esistenti come il Greco,l’ Armeno e le lingue Iraniche sono lingue Indo-Europee.

Le lingue Indo-europee si suddividono in due gruppi, il gruppo orientale  cui appartengono le lingue Satem ed il gruppo occidentale cui appartengono le lingue Centum ( pron. Kentum ) così chiamate a causa della diversa pronuncia del suono palatale K.

Sir Arthue Evans, è considerato lo scopritore della cultura Cretese, in particolare col i suoi scavi  a Creta a partire dal 1893 ( Creta ) e dal 1900-1905 ( Cnosso ), suddivise la cultura Cretese in 3 periodi  Periodo antico, Medio Tardo Minoico a loro volta suddivisi ciascuno in 3 sottoperiodi  Antico Minoico -I/III ; Medio Minoico – I/III ; Tardo Minoico I/III.

In Italia  oggi si preferisce la datazione palazziale, Pre – Proto – NeoPost Palazziale.

Il periodo Antico Minoico ( 2600 /2000 a.c. )  è caratterizzato dalle città portuali nella parte orientale dell’isola, da tombe a base circolare  Tholoi, da reperti in rame o bronzo.
Il periodo degli antichi palazzi non fortificati ( 2000/1570 a.c. )  a Cnosso, Festo e Mallia ,  si trattava principalmente di centri commerciali con enormi depositi di merci varie, olio, frumento vino che i cretesi commerciavano con i Greci e con i porti di Siria  ed Egitto. 
La scoperta del  Bronzo fece aumentare la richiesta di Rame Stagna e ciò fa si che Creta  divenisse il più grande emporio di questi minerali.
 
ASCIA BIPENNE SIMBOLO DI CULTO E STRUMENTO DI SACRIFICI
ASCIA BIPENNE SIMBOLO DI CULTO E STRUMENTO DI SACRIFICI
La moneta Cretese divenne così la più diffusa moneta di tutto il mediterraneo orientale.        La religione presenta culti araconici ed  estatici  con riti in templi all’ aperto od in grotte, sono venerati principalmente una dea madre e della terra ed alcune divinità maschili la più nota delle quali è il minotauro, in suo onore si celebrano tauromachie taurocatapsie ( volteggi sui tori ).
1570/ 1425 Periodo dei nuovi palazzi a Cnosso  ( labirinto ), Festo Hagia Triada, monumentali costruzioni articolate intorno ad un cortile centrale, risale a questa epoce la fondazione del regno, di cui  Minosse era probabilmente solo il titolo regio, incontrastato dominio sul mare ,ma ha anche inizio la colonizzazione Achea su Creta che culminerà nel 1425 con la distruzione del palazzo di Cnosso ed il consolidamento del definitivo dominio di Micene su Creta.
LA RELIGIONE CRETESE-MICENEA
 
Per religione Cretese-Micenea dobbiamo intendere la religione che si sviluppò nel bacino del mare Egeo fra il 2700 ca ed il 1150 a.c., anno della distruzione della città di Micene a causa di invasioni Doriche.
LA DEA MADRE
LA DEA MADRE
La religione Cretese, ebbe fino a circa il 1425 a.c. un grosso sviluppo tanto da , specialmente nel periodo Minoico medio, essere considerata come una vera Religione Egea, in quel periodo risalgono pure la costruzione del  Palazzo reale di Cnosso; le divinità più importanti dei Cretesi erano divinità femminili, al vertice delle quali vi era una dea madre generatrice di tutte le altre e protettrice degli animali e dei serpenti.
Era presente anche un  culto dell’  Uomo toro ( minotauro ) che ci fa presupporre che avessero anche un culto del dio toro, anche il culto dei morti era molto seguito,sono state ritrovate tombe scavate nella roccia, a cupola  e di forma circolare.
Al tardo minoico, è datata la costruzione del  II° palazzo reale di Cnosso, il famoso Labirinto, erroneamente riconosciuto come il Labirinto di Minosse.
Il simbolo della religione Cretese era rappresentato dall’ ascia bipenne che era anche lo strumento con cui venivano effettuati i sacrifici.
Nel 1425 a.c. il palazzo reale di Cnosso venne distrutto dagli invasori Micenei e la civiltà Cretese scomparve.
IDOLO MICENEO XII SEC A.C.
IDOLO MICENEO XII SEC A.C.
Micenei devono il proprio nome alla città di Micene capoluogo e più importante centro del Peloponneso, nella regione dell’ Argolide nella parte nord-orientale di quella penisola.
Della civiltà degli Achei, ci ha dato ampia testimonianza, anche se a posteriori ( perciò in maniera non del tutto attendibile )  Omero, che nei suoi libri ci narra della distruzione del regno di Troia che corrisponderebbe al periodo di maggior espansione della civiltà Micenea, di ciò tratterò in maniera più approfondita successivamente.
 
Al tardo Miceneo appartiene la costruzione dei palazzi fortificati di Micene e di Tirinto, costituiti da un sala rettangolare principale Megatroncircondata da colonne e con un focolare principale nel centro a questo periodo corrisponde anche la costruzione della Porta dei leoni di Micene, due leonesse poste sedute su di una colonna  a guardia della cittadella della città.
INGRESSO DELLA TOMBA DI ATREO A MICENE
INGRESSO DELLA TOMBA DI ATREO A MICENE
Nei suoi scavi, Heinrich Schliemann ( scopritore delle rovine di Troia, Micene e  Tirinto )   ha riportato alla luce diverse testimonianze dei culti religiosi Micenei, divinità quasi tutte di sesso femminile, sicuramente utilizzate coma oggetti di culto, numerose statuette a forma di violino evidenziano le curve del bacino e dei seni.
Anche il culto dei morti rivela la credenza di una vita nell’ oltretomba testimoniata dalle tante tombe a Pozzo o a Cupola risalenti a quest’ epoca, la più famosa è la tomba di Atreo a Micene.
Proprio nel momento di maggior espansione della civiltà Micenea, questa scomparve improvvisamente, la roccaforte di Micene fu distrutta intorno al 1150 a.c..

LE GRANDI CIVILTÀ MONUMENTALI – LA RELIGIONE DEGLI EGIZI

Come abbiamo potuto notare fin’ ora, ed avremo ancora l’ opportunità di constatare, le religioni, teorie rivelate ed immutabili, non sono poi, in realtà, tanto fisse e statiche nelle loro dottrine, esse si adeguano agli usi e costumi dei tempi e modificano i loro principi ed i loro insegnamenti a seconda delle correnti e credenze del momento.

Sembrerebbe quasi che la religione sia un accessorio alla moda che deve essere cambiato e modificato a seconda dei capricci e dell’ estro di colui che decide se e come influenzare le tendenze che gli uomini devono seguire.

Poichè, peraltro, le mode seguono diversi dettami, consigliati dai vari stilisti, ecco che anche le religioni seguono i diversi personaggi che, credendosi profeti o messaggeri , o solo per convenienza personale,decidono di fondare od adeguare queste teorie in base ai loro desideri o capricci del momento .

Abbiamo visto come Nabonide, nella sua diatriba con la casta sacerdotale abbia contribuito alla caduta di Babillonia ed alla sua conquista da parte di Ciro II°, o come Amenofi IV  voleva mutare le credenze religiose degli Egizi, oppure ad Errico VIII che per poter soddisfare il suo egoismo creò uno scisma fra la chiesa romana e quella anglicana, ma, come vedremo anche in seguito con i vari scismi nell’ ambito delle 3 grandi religioni monoteistiche, oppure nelle nuove religioni che, a partire dal XVIII secolo sono proliferate un po’ ovunque nel mondo, raccogliendo adepti e fedeli sempre pronti ad accettare questi nuovi vestiti che sono le credenze religiose, e che nel mondo, oggi sono alcune migliaia ( si pensi che solo la religione cristiana oggi conta oltre 1.000 fra sette e devianze varie ).

Dopo questa premessa iniziamo a dare uno sguardo alla complessa religione degli Egizi, che nel corso della millenaria storia di quel popolo, e stata modificata ed adeguata ai corsi storici del momento.

Descrivere  con 4/5.000 parole una complessa realtà che è la religione degli Egizi, che abbraccia un periodo di tempo lungo circa 4.000 anni,  e  cercare nel contempo di essere esaurienti e completi nella narrazione di un’ epopea che è argomento da trattare in diversi volumi, è un’impresa molto ardua, comunque è l’  obiettivo che mi sono posto e che cercherò di assolvere.

LA RELIGIONE DEGLI ANTICHI EGIZI

Per religione degli Egizi, si intende la religione praticata da quel popolo nel periodo di tempo intercorrente fra l’ unificazione dei due regni dell’ Alto e del Basso Egitto intorno al 2950 a.c. anche se in realtà dovremmo considerare tale periodo solo approssimativo, in quanto segna solo l’ evolversi di un discorso religioso inizialmente basato su divinità locali che acquisiscono forza e potere con l’ evolversi delle città che li adorano, e la chiusura del tempio di Iside  sull’isola di File,ordinata da Giustiniano nel 560 d.c. .

Nella variegata mitologia Egizia, convivevano dei e dee cosmici  assieme a diverse divinità minori e locali con diversi incarichi, tutte queste divinità avevano come riferimento una divinità suprema ed assoluta.

anubi accompagna da osiride l' anima di un alto funzionario
Anubi accompagna da Osiride l’ anima di un alto funzionario
I luoghi di culto erano generalmente dedicati a 3 diverse divinità legate fra loro da vincoli di parentela ( si trattava per lo più di relazioni del tipo madre – padre – fratello -sorella). 
Menfi, uno dei centri più antichi del regno, veniva adorato Ptah dio della città e protettore di  artigiani e di artisti, Durante in Nuovo regno, la potenza di Ptah si accresce, contemporaneamente a quella della città di Menfi che diviene la capitale del regno, ed egli diventa il creatore dell’universo che con il cuore e la lingua da vita a tutto ciò che esiste, per questa ragione gli uomini e gli animali sono dotati di lingua e cuore.
Il dio Sokar invece  veglia sulle tombe e sui defunti, presiede al luogo sacro detto Ro-Setau ( porta dei passaggi ) , che conduce al mondo sotterraneo, è raffigurato con una testa di  falco ed a volte anche con il corpo, 
La figura di Sokar si fonderà, in seguito con quella di Ptah e successivamente con Osiride formando così la Triade cosmica
Api – Hapi (colui che ha fretta ) è un toro sacro considerato l’ incarnazione di Ptah e successivamente anche di Osiride, alla sua morte viene imbalsamato e, fusosi con il dio, diventa Osorapide ed il luogo della sua sepoltura è detto Serapeo, in suo onore vengono allestiti mausolei di graniro del peso di 65/70 tonnellate. Nell’ epoca dei Tolomei il suo culto viene associato a quello di Serapide, fra i suoi culti se ne conosce uno chiamato la corsa di Api che procura fecondità.

il toro api
il toro Api
Ad Eliopoli (  gr, la città del sole, eg, Junu ), la divinità venerata è invece Ra, è un dio solare che possiede due qualità caratteristiche sia ( conoscenza – sapienza ) e Hu ( parola creatrice – volontà ) è il signore del cielo e, a volte signore assoluto del creato, Egli percorre, tutti i giorno il suo viaggio nel cielo a bordo d una nave d’ oro lunga 700 cubiti, mentre la sera abbandona la sua nave per salire  su quella della notte con cui attraverserà il mondo degli inferi dove sarà acclamato dai morti.  Dalla V dinastia, Ra diventerà la divinità suprema ed assoluta dominatrice delle altre divinità.I faraoni saranno identificati come i  figli di Ra e, successivamente, anche come immagini di Ra molte caste sacerdotali gli dedicano i loro templi come divinità principale.
Ra inizia quindi ad acquisire molti aspetti e nuove personalità,  la sua fusione con Horus darà vita a Ra-Harakhte ( Ra-Horus dei due orizionti )  oppure con  Amon, divenendo Ra- Amon, protettore del nuovo regno di  Tebe, che assicurò una posizione di prestigio e di autorità alla casta sacerdotale contro la quale era rivolta la riforma tentata da  Amenofi VI  cui abbiamo fatto cenno nel post precedente ( cenni storici ).  
La sede principale del culto di Ra è ad  Eliopoli , ed il suo tempio e la casa del sole,  tutti i templi dedicati a  Ra , avevano posizionato al centro un obelisco, durante la dominazione Romana la maggior parte dei templi fu depredata e la maggior parte di essi portata a Roma, peggior sorte invece ebbero i templi Egizi in epoca Islamica, durante la quale furono addirittura usati come cave di pietra.
Associato a Ra, fino alla IV dinastia, il dio Atum = il tutto, i suoi simboli sono il leone e la serpe, la sua personifacazione e rappresentata dal toro  sacro Mnevi , alla cui morte doveva essere mummificato e sepolto ritualmente.
Ad Eliopoli deve anche essere attribuita la creazione della cosidetta dottrina  dell’ Enneade  divina di Eliopoli, ed anche la più antica  dottrina della creazione, il potere della casta sacerdotale è tale , che come ricorda la bibbia  genesi ;41,45  che il patriarca Giuseppe fu costretto, per volere del faraone,a sposare la figlia del sommo sacerdote di Eliopoli.
Secondo la dottrina della creazione dell’  EnneadeAtum, dio che si è creato da se, genera due gemelli  Shu (dio dell’aria secca ) e Tefnut ( dea dell’ umidità – acqua ), dal cui accoppiamento nascono Geb ( dio della terra ) e Nut ( dea del cielo ), che a loro volta generano due coppie di figli:
1 – Osiride ( dio della fertilità ) e Iside  ( dea del trono reale )
2 – Seth ( dio del deserto ) e Nefti ( dea della casa )
Shu –  dio dell’ aria ha il compito di tenere separati Geb Nut,  ma l’ abbraccio di Geb Nut, darà comunque  origine al mondo.
Nut – dea del cielo rappresenta la seconda generazione di dei e viene rappresentata a volte come la giovenca celeste, mentre altre volte come une figura femminile posizionata ad arco nel cielo e distesa sopra Geb sdraiato sulla terra, Nut è anche raffigurata all’ interno di molti sarcogaghi perchè da  essa verrà la resurrezione, essa infatti accoglie ogni sera il sole che tramonta e che rinascerà, dal suo grembo ogni mattina.

iside
Iside
Osiride, inizialmente dio della fertilità, è anche un dio-re, ma durante la V dinastia, diviene il dio dei morti, loro re e giudice, fra le nove divinità dell’ Enneadeegli è fratello e sposo di Iside, nonchè fratello maggiore di Seth Nefti, sembra che fosse ucciso dal fratello Seth, il quale tagliò il suo corpo spargendolo fra la terra ed il mare,ma l’ amore di Iside che, aiutata dalla sorella Nefti, ritrovò il suo corpo e, dopo averlo ricomposto, gli diede nuova vita come re dei morti, mentre il suo figlio Horus  ne vendicava la morte uccidendo lo zio Seth.
Questa leggenda diede origine al culto dei Misteri di Iside ed Osiride dei quali parleremo in altro post.
Nella necropoli di Abido vi è la tomba del re Zer, che è considerata la tomba di Osiride, tale località ubicata nell’ Alto Egitto era il principale luogo di culto di Osiride e meta di pellegrinaggi di gente che aspirava ad essere sepolta in quel luogo.
L’ Osireion, durante le celebrazioni annuali dei misteri di Osiride, è una tomba vuota che imita la tomba del dio nella sua disposizione, mentre  Busiride è il luogo di culto del dio ubicato sul delta del Nilo, che si crede fosse la  sua  patria .
La storia dell’ arte pone in particolare risalto gli Obelischi dedicati ad Osiride ed ubicati nei cortilli dei suoi tempi, essi nella parte frontale, recana incisa l’ immagine del dio.
Secondo l’Enneade altra importante divinità della mitologia egizia, è Iside, sorella e sposa di Osiride,  genera il proprio figlio Horus posandosi, nelle sembianze di uno sparviero, sul cadavere di  Osiride.
Dopo aver vegliato sul corpo di Osiride, assieme alla sorella Nefti, ed averlo restituito alla vita, Iside, per sfuggire alla vendetta di Seth, si rifugia nelle paludi del delta del Nilo e lì da alla luce il figlio Horus.
La dea Iside viene raffigurata mentre allatta il figlio Horus e da quest’ immagine si ritiene abbiano tratto le iconografie che rappresentano Maria con Gesù bembino.
Il culto di Iside si propagò fuori dall’ Egitto e principamente in quasi tutte le province dell’ impero romano, durò molto a lungo, basti pensare che l’ ultimo tempio a lei dedicato, sull’ isola di File, fu chiuso per ordine di Giustiniano  nel 560 d.c. .
Seth, che come abbiamo già visto è fratello ed anche l’ assassino di Osiride , è il dio del deserto ,della siccità, delle tempeste e del cattivo tempo, le lotte fra i due fratelli simboleggiano quelle fra l’ alto ed il basso Egitto, nel tardo regno, Seth simboleggerà il male nei suoi caratteri generali.
Nefti è una divinità dei morti e delle tombe, nella dottrina dell’ Enneade, abbiamo visto che ella è sorella e sposa di Seth ed anche sorella di Iside ed Osiride.
Horus viene raffigurato con l’ aspetto di un falco, è il protettore dei re, è adorato come dio del cielo assieme al sole ed alla luna che sono detti essere i suoi occhi,ancora fanciullo, spinto dal desiderio di vendetta della madre Iside, si propone di combattere e vendicare la morte del padre, durante la lotta fra i due, Horus perde un occhio, ma alla fine riesce ad uccidere lo zio assassino ed a riunire i due regni dell’ alto e del basso Egitto in un’ unico  regno perciò da allora tutti i faraoni saranno considerati suoi discendenti e sue reincarnazioni. Abbiamo detto che Horus è il dio del cielo e che il sole e la luna sono considerati i suoi occhi, perciò unendosi a Ra darà vita a Ra-Harakhte manifestazione del sole nascente.
Hator, è la sposa di Horus, il suo nome infatti significa  casa di Horus, è la dea delle donne e signora dellì amore e della danza
Mut – madre- ha la forma di un’ avvoltoio, venerata a Tebe è considerata la moglie di Amon dio del regno di Tebe.
Neith la madre di Ra èla dea della guerra e delle tombe
Bastet , raffigurata con un corpo di gatto, è la dea della pace
Sekhmet, raffigurata con la testa o con l’ intero corpo di leone, è allo stesso tempo dea della salute e dea del male, è sposa del dio Ptah e madre di Imhotep.
Min è il dio della terra, della procreazione e della fertilità.
Anche Amon è considerato dio della procreazione che dà la vita, associato con RaAmon-Ra  sarà venerato come dio del sole e del regno, re di tutti gli dei.
Ad Amon sono dedicate numerose preghiere ed inni, così come numerose sono le modificazioni avvenute nel corso dei secoli, con la dea del cielo Mut e il dio della luna Khonsu formerà una triade familiare.
Nella dottrina dell’ Ogdoade, di Ermopoli, sarà parte delle otto divinità, assieme alla sua compagna  Amaunet  rappresenta l’ invisibilità.
Nel tempio di Siwa dove è unito sincretisticamente con Ammon, Alessandro Magno trasse un auspicio divenuto famoso.
Il suo tempio principale è  presso Luxor e l’animale che lo rappresenta è l’ ariete.
Thot è un dio lunare,  Poichè il calendario Egizio si basava sulle fasi lunari, egli diviene anche dio dei conti, della scrittura,della saggezza e delle scienze viene rappresentato con la testa di un montone. I principali centri del suo culto sono la piccola Ermopoli sul delta del Nilo e la grande Ermopoli nell’ alto Egitto.
Khonsu il dio bambino, abbiamo visto che forma una triade con il padre Amon e la madre  Mut, è raffigurato con la testa di falco, successivamente, associato con Thot, assumerà sembianze umane con in testa un disco lunare e la falce di luna.

il dio sciacallo - anubi
il dio sciacallo – Anubi
Anubi, il dio sciacallo, vive ai limti del deserto, luogo di sepolture, è una divinità dei morti ed a lui sono dedicate le sale di imbalsamazionei sacerdoti che si occupano dei defunti, portano sul volto una maschera da sciacallo; Anubi , nel tardo regno, sarà considerato figlio di Osiride e di Nefti.
Khnum è il signore dell’ acqua fredda, protegge la zona delle cascate di Assuan e regola le inondazioni del Nilo .
Aton è il nome egizio del sole, Amenofi IV gli dedica un grande inno e cerca di trasformare la religione Egizia in monoteistica, in contrapposizione con la casta sacerdotale.
Serapide è una divinità della fecondità il cui culto fu introdotto da Tolomeo I°  successivamente sarà identificato con Osiride-Api  la figura nata dal mito del toro sacro che, morto, diventerà il compagno di Iside.
Nel corso dei quasi 5.000 anni della storia della cultura Egizia, dobbiamo considerare che profonde modificazioni sono avvenute nel panorama socio culturale di quelle popolazioni, dall’ iniziale carattere nomade e pastorale si è passati ad una civiltà di tipo agricolo e stanziale, con conseguente radicale variazione di usi e costumi, i pastori-cacciatori che adoravano principalmente animali sia domestici che selvatici come leoni, coccodrilli, sciacalli, toro, vacca, gatto,ariete, si passò all’ adorazione di divinità che riflettevano fenomeni naturali , cielo, sole terra o luna.
Accanto alle divinità più importanti, cui abbiamo fatto cenno, esistevano anche una moltitudine di altre divinità minori e locali che seguivano la sorte delle città loro dedicate, perciò se tali città acquisivano maggior potenza, di conseguenza aumentava la fortuna di queste divinità, di conseguenza se le città venivano sconfitte o peggio, rase al suolo, anche quelle divinità tendevano a scomparire.
L’ ETICA RELIGIOSA EGIZIANA
Il dio Shu, divinità dell’ aria secca, ha il compito di tenere separati la dea del cielo Nut, da Geb dio della terra.
Nut a volte viene raffigurata da una figura femminile , mentre altre da una vacca ( giovenca celeste ), distesa ad arco su Geb, sulle sue spalle naviga la barca con il dio del sole.
Khnum dio dell’ acqua fredda, è considerato il creatore degli uomini che egli forgia con un tornio prima che essi escano dal ventre materno .
L’ uomo, secondo gli Egizi, è composto da 3 forze spirituali Ka – Ba e  Akh  :
Ka – forza vitale – è la più importante, essa distingue gli esseri viventi da quelli non viventi,
è la forza creatrice degli uomini e degli dei, la forza degli antenati che trasmetterà ai suoi discendenti, è il carattere, la personalità dell’ individuo e ad esso sopravvive rimanendo nelle statue e nelle immagini dei defunti
Ba – rappresentata dalla forma di un uccello con testa umana, è la forza primordiale, essa assicura l’ individualità di un dio, un re od un comune essere umano; dopo la morte abbandona temporaneamente il corpo per farvi successivamente ritorno.
Anche Akh è raffigurata da un uccello  è la terza componente dell’ anima che raggiunge il suo pieno sviluppo dopo la morte.
Durante i primi periodi del regno, i misteri relativi alla morte, erano prerogativa riservata ai  re ma, col passare del tempo furono destinati dapprima ai dignitari e poi anche al popolo,
le preghiere legate a tali misteri furono inizialmente iscritte nelle pareti delle piramidi e riportate nel Libro dei morti, esse venivano trascritte su papiri ed inserite nei sarcofaghi o addirittura inserite fra le bende della mummia.
Secondo questi testi, dopo la morte, l’ uomo divento un tutt’ uno con Osiride per potersi poi fondere con la divinità primaria Ba ,solo allora potrà pronunciare la frase che gli consentirà di fondersi nel dio :

” Io sono il più antico fra gli dei primordiali , O mio BA , questi sono gli dei: quelli della tua eternità 

Per l’ uomo comune, accedere ai misteri della morte, era consentito solo dopo che questi era stato sottoposto al Giudizio dei morti , nel quale  il defunto sarà giudicato in base al suo comportamento durante la vita terrena, il giudizio era emesso dallo stesso  Osiride  assistito da 42 giudici che rappresentavano le 42 provincie Egiziane, nel capitolo 125 del libro dei morti è riportata la modalità del giudizio stesso il defunto doveva anzitutto fare una dichiarazione di innocenza asserendo di non aver mai commesso nessuno dei 42 peccati riportati nel libro dei morti, in questa sede, Thot ha una bilancia sulla quale su un piatto è posto il cuore del defunto, mentre sull’ altro vi è la divinità Maat a fare da contrappeso, Thot con uno stilo annota il risultato di tale operazione, mentre al suo fianco vi è il mostro divoratore, pronto a divorare il defunto se risulterà colpevole.

Il defunto dovrà poi coltivare i campi  irrigati dal Nilo earu , per questo incarico egli godrà dell’ aiuto degli usciabti in grado di sostituirlo in questa incombenza,

I cattivi giaceranno invece affamati ed assetati nel buio del mondo sotterraneo,dove la luce del sole entra solo per poco tempo quando esso lo attraversa.

La cura che gli egizi dedicavano ai defunti  serviva sia per evitare la corruzione del corpo sia ad accompagnarli nell’ aldilà.Il Maat  cui abbiamo fatto cenno prima, rappresentava l’ ordine universale di Ra e, con i suoi aspetti cosmici, etici e rituali, era una regola di vita alla quale dovevano adeguarsi tutti gli esseri viventi, era una forma di legge che doveva essere rispettata e della quale si rispondeva direttamente davanti al dio Ra.

Il libro dei morti riporta quindi le regole di vita che tutti gli uomini devono rispettare, queste regole le troveremo poi riscritte nel decalogo che dio dettò a Mosè sul monte Sinai e riportate nella bibbia –  Esodo , 20

L’ etica religiosa Egiziana è il Trattato di teologia di Menfi , che fu ritrovato dal re Shabaka in un papiro nel tempio di Ptah , oggi comunemente indicato come la Pietra di Shabaka.

IL CULTO DEI MORTI

Nessuna religione ha mai curato i riti che accompagnavano i defunti come gli Egizi, la cura nel preparare le salme dei defunti fu tale che ancor oggi rinveniamo corpi che presentano un perfetto stato di conservazione, gli oggetti funerari, le offerte riservate ai defunti, le necropoli con le piramidi, i templi,  i libri dei morti ed il giudizio finale , testimoniano la particolare attenzione che essi ponevano alla morte e la sua centralità nella vita dei superstiti.

tomba di nefertari nella valle delle regine
tomba di Nefertari nella valle delle regine

Come Osiride rivive dopo la morte anche l’ uomo che diventerà un tutt’ uno con il dio continuerà quindi a vivere, perciò la speranza in una resurrezione fa si che vengano dedicate al corpo del defunto particolari attenzioni.

Dal corpo vengono perciò estratte le parti più corruttibili come visceri e cervello, ed il cuore, considerato cattivo ( al suo posto verrà posto uno scarabeo in pietra ed il corpo avvolto in bende di lino.

Il corpo verrà posto in un sarcofago di legno o pietra con disegnata un’ immagine del defunto con gli occhi attraverso i quali, il morto, potrà uscire per vedere la luce del sole.

Le interiora vengono suddivise in 4 parti e conservati in vasi detti camopi che hanno la forma di 4 dei protettori considerati figli di Horus : Amset ( uomo ) , Hapi ( scimmia ), Ebehsenut ( falco ) e Duamutet ( cane ), vengono anche aggiunte delle statuette in misura proporzionale alla ricchezza del defunto (se ne sono contate fino a 400 ) gli Usciabti  che dovranno svolgere i lavori destinati ai defunti di casta elevata.

IL CALENDARIO EGIZIO

Fra le cose tramandateci dagli Egizi il calendario è quello più vicino a quello che oggi noi usiamo, si deve a Giulio Cesare l’ averlo importato ed adottato in occidente; l’ anno egizio contava 365 giorni suddivisi in 12 mesi di 30 giorni cad, 5 mesi erano considerati bisestili ed avevano ognuno un giorno in più

I  mesi avevano tutti i nomi di divinità, il primo mese che in quei mesi festeggiavano le loro ricorrenze, il primo mese era dedicato a Thot  e l’anno iniziava nel periodo di massima piena del Nilomomento di grande importanza per la fertilità e la prosperità della valle del Nilo lunga circa 1.000 km. e larga da 10 a 20 km.

La piena del Nilo inizia in Giugno/Luglio e raggiunge il culmine fra Settembre ed Ottobre, sin dal tempo dei primi faraoni, quindi, l’ attività agricola Egiziana è regolata da queste piene del Fiume,essa si divide in 3 periodi principali:

Sa – semina ; Per  – raccolto ; Semu – riposo.

Qualunque variazione del flusso delle acque fluviali, sia in eccesso che in difetto significa fame e carestia Genesi, 41  perciò alterare con qualunque mezzo il corso delle acque del Nilo è considerata la più grande colpa che un uomo possa commettere Esodo ,7-17.

Data l’ importanza del flusso delle acque del fiume , l’ inizio dello straripamento e celebrato con una grande festa, il Nilo aumenta il proprio livello di 4/7 metri e fuoriesce dagli argini, secondo la mitologia egizia, la causa di ciò sono le lacrime versate da Iside che piange la morte di Osiride dio della vegetazione e del cielo vitale.

Nell’ antico Egitto la morte per annegamento di un uomo nel Nilo comportava la sua immediata divinizzazione ciò accadde ,per esempio ad Antinoo nel II° sec d.c.

Oltre alla festa per l’ inondazione, in Egitto vi erano altre ricorrenze come il Capodanno,l’ inizio delle stagioni, dei vari mesi, delle fasi lunari, la semina ed il raccolto.

Vi erano inoltre anche festività regali, legate cioè alle ricorrenze dei re, Hebsed , il giubileo festeggiava i trent’ anni di regno del faraone oppure dalla dichiarazione del suo diritto ereditario. diffusissime inoltre erano le festività nell’ ambito delle città quali la nascita di un dio, la festa in onore di una determinata divinità che, in queste occasioni, a bordo di una ” barca sacra ” poteva recarsi a far visita ad altre divinità nei propri templi. In queste occasioni, infine venivano rappresentati in pubblico episodi legati alla mitologia della divinità festeggiata.

IL CULTO E LA PREGHIERA

Il sommo sacerdote era considerato rappresentante del faraone ed era l’ unico autorizzato ad accedere nel luogo più sacro e riposto del tempio, era una stanza che lui aveva l’ obbligo di incensare, pulire e prestare ogni giorno le cure dovute alla divinità venerata, dopo aver aperto la porta e salutata l’ effige del dio con canti, preghiere, inni e prostrazioni, egli provvedeva, da buon servitore del proprio padrone, a lavarla, rivestirla con nuove bende di lino di vari colori, Bianche, verdi, rosse e rosa, le bende, cambiate tassativamente ogni giorno, non potevano essere riusate, ma erano molto ricercate per fasciare i defunti.

Particolari cure erano poi destinate alle divinità nei giorni dei loro festeggiamenti, ogni dio aveva i suoi personali  inni e preghiere destinatigli . Al periodo monoteista di Amanofi IV  appartiene questa preghiera forse scritta dallo stesso faraone che presenta molte analogie con il salmo biblico di lode 104 che descrive in forma poetica l’ infinita bellezza della creazione divina :

” Quanto bello appari all’ orizzonte del cielo !

Tu, Aton vivente che per primo hai cominciato ad esistere,

nasci nel cielo orientale e illumini ogni paese con la tua bellezza.

I tuoi raggi abbracciano tutte le terre che hai creato.

Tu sei lontano ma la tua luce è presso di noi.

Tu stai davanti agli occhi degli uomini,

ma noi non riusciamo a vedere la tua via.

Quando discendi sotto il cielo occidentale,

la terra resta al buio e sembra morta.

Allora tace perchè colui che l’ha creata riposa dietro il suo orizzonte

Quando si fa giorno e tu tii levi di nuovo e, nell’immagine di Aton,  

illumini la nostra giornata,allora allontani le tenebre e ci doni ancora i tuoi raggi.

Tu sei colui che dà il respiro e infonde la vita in tutte le sue creature.

Tu poni ciascuno al suo posto e gli doni ciò di cui ha bisogno.

Le celebrazioni dei culti, che dapprima erano prerogativa dei faraoni, vengono successivamente affidate al sommo sacerdote.

Ogni carica sacerdotale, assolve nell’ antico Egitto specifiche funzioni, i medici sono sacerdoti di Sekhmet, memtre gli artisti lo sono di Ptah.

La casta dei sacerdoti diviene col tempo anch’ essa ereditaria, ciò fa si che diventi sempre più chiusa e potente, il sommo sacerdote di Tebe ad esempio gode di privilegi quasi regali e ciò fa si che la lotta fra il potere religioso e quello temporale, siano a volte molto crudeli.

I vari culti però sono in realtà gestiti dai servitori delle divinità, i Profeti ;

gli Stolisti sono coloro che si occupano del  vestiario del dio e degli altri oggetti del culto ;

i Kernheb sono i saggi, essi si dividono in due categorie, gli scrivani ed i lettori del libro sacro ;

we’b sono i sacerdoti , il loro compito è quello di stabilire se gli animali sacrificati sono puri, ciò lo desumono dal controllo del loro sangue ;

loro aiutanti sono i Pastofori ed il luogo dove svolgono le loro funsioni è chiamato Pastoforio.

La casta dei sacerdoti è suddivisa in classi sociali, a seconda dell’ importanza del loro ufficio.

I LUOGHI DI SEPOLTURA

Secondo gli antichi Egizi, i morti avevano il loro paese in occidente, perciò le loro tombe erano tutte rivolte verso quel punto.

piramide a gradoni del faraone Zoser III din.
piramide a gradoni del faraone Zoser III dinastia

Le Mastabe erano inizialmente gli edifici destinati alle sepolture, esse avevano una base quadrata e dei muri inclinati con una sommità piatta, un una stanza sotterranea vi era li corpo del defunto ed esse erano composte da due stanze , una destinata ai sacrifici ed alle offerte ai defunti , nella parte occidentale di questa stanza vi era una porticina che serviva al defunto di accedervi per ricevere le offerte ed ammirare le immagini che vi erano dipinte, vi era inoltre una seconda stanza più piccola, il Serdab. che accoglieva un’ immagine del defunto, il suo Ka, nel Serdab vi era un pozzo chiuso che conduceva al luogo della sepoltura.

Le mastabe  col passar del tempo si trasformano da terrazze si trasformano a gradoni per diventare poi a punta, le Piramidi, la maggiore concentrazione di Mastabe  è situata a Gizah ed a Saqqara, nelle piramidi, la stanza della sepoltura, dapprima sotto terra, viene poi inserita all’ interno della muratura, ma l’ ingresso delle tombe fu nascosto e reso invisibile dopo la sepoltura, molto spesso i cunicoli presenti nelle piramidi venivano riempiti di sabbia del deserto per renderli inaccessibili ai profanatori di tombe molto attivi in quelle epoche.

il tempio del faraone Ramesse II
il tempio del faraone Ramesse II

Le Piramidi sono costruite con particolare riferimento ai 4 punti cardinali, l’ ingresso è sempre rivolto a nord, ad est è collegato il tempio che serviva per le cerimonie di imbalsamazione, vi è anche un camminamento che conduce dal tempio della città al luogo di sepoltura generalmente in salita e fiancheggiato da Sfingi.

LE GRANDI CIVILTÀ MONUMENTALI L’ EGITTO ( cenni storici )

Prima di analizzare la complessa religione praticata dagli antichi Egizi, diamo uno sguardo alla millenaria storia di questa civiltà che ha lasciato innumerevoli testimonianze di se.

La sete di conquiste di terre fertili e ricche da poter sfruttare e dominare, nel corso dei millenni  ed ancor oggi, è sempre stata obiettivo di popoli che attraverso proprie dominazioni, intendevano depauperare quelle terre per propri fini di potere e ricchezza.

Pertanto sin dalla preistoria, gli abitanti di quelle terre tendevano a dare una difesa alle proprie città con mura e fortificazioni in grado di resistere agli attacchi di invasori, quando ciò non bastava, essi si coalizzavano con altre città vicine per creare così un comune argine agli invasori ed anche per l’ esigenza di regolamentare i flussi delle acque.

Nacquero così le Civiltà Monumentali che con la creazione di città sempre più grandi e maestose cercavano di aumentare la loro potenza, di conquistare nuovi territori e di scoraggiare contemporaneamente eventuali aggressori.

Come la Mesopotamia, anche lì Egitto fu una di queste civiltà che ci ha tramandato importanti testimonianze con monumenti di indubbio prestigio. Disposto lungo il corso del Nilo, l’ Egitto fu definito da Erodoto il “Dono del Nilo “; la nascita dell’ Egitto, è più o meno contemporanea a quella del regno Sumero.

Dopo aver percorso circa 5.600 Km, il Nilo che con i suoi 6.671 Km totali è il più lungo fiume al mondo, prima di sfociare nel Mediterraneo col suo maestoso delta,  si adagia nella ” Valle del Nilo ” che si estende per una lunghezza di circa 1.000 Km, la valle del Nilo è quindi una fascia di terra fertilissima larga dai 10 ai 20 Km che si estende per tutta la lunghezza della pianura attraversata dal fiume che con le sue inondazioni annuali fra Luglio ed Ottobre, fertilizza quella terra apportandovi un limo che accumula lungo il suo percorso.

La storia dell’ Egitto, si suddivide in 3 periodil’ Antico Egitto, il Medio regno ed il Nuovo regno.  

L’ ANTICO EGITTO

L' Egitto durante l' antico e il medio regno
L’ Egitto durante l’ antico e il medio regno .

Dalle culture preistoriche di Baldari, Merinda e Nagada, si formano, intorno al 3000 a.c.i due regni dell’Alto Egitto e del Basso Egitto . In tale periodo fu edificata anche la città di Menfi. L’ Antico Egitto ( 2850 / 2052 ca. )segna quindi la nascita del regno che, nei primi 2 secoli, con la I° e la II° dinastiatende ad isolarsi dal resto del mondo, neutralizzando gli afflussi stranieri e combattendo contro i Beduini del Sinai, per la conquista delle miniere di rame,e la Nubia. 

In questo periodo l’ organizzazione dello stato si compone di varie città coalizzate e non esiste ancora il diritto ereditario di successione al titolo di Faraone  Che arriva intorno al 2650 a.c. con l’ avvento della III°dinastia, con la quale inizia anche la costruzione della prima Piramide  a gradini di Saqqara costruita dal medico architetto Imhopte, alla IV° dinastia appartengono le piramidi di Snefru, Cheope, Chefren Micerino.

Durante la V° dinastia, il culto del dio Sole Ra di Eliopoli, diventa culto di stato e gli vengono edificati templi con Obelischi.

Dopo la V° dinastia, il potere dei faraoni s’ indebolisce ed entra in crisi tutta l’ organizzazione dello stato unitario, mentre acquistano potere i signori feudali, si hanno alcune rivolte e distruzione di tombe, fra il 2190 ed il 2052 il potere è detenuto dai Nomarchi di Eracleopoli che acquistano un certo predominio, mentre i  Principi  di Tebe  lottano per tenere unito il regno.

L’ organizzazione dello stato Egizio, in quel periodo vedeva come capo supremo il Faraone ( Grande casa ) che era un sovrano assoluto. A partire dalla IV° dinastia egli viene anche identificato come figlio del dio sole Ra ; lo stato ha una struttura centralizzata  dove i funzionari ( scribi ) sono sottoposti ad un ministro e sono nominati dal faraone  fra la vecchia nobiltà ormai decaduta,lo stato è suddiviso in nomi, retti dai nomarchi, non esiste un esercito permanente ma tutti i cittadini sono chiamati a difesa dello stato.

L’ economia si basa sul baratto, le imposte sono pagate con grano o bestiame, i sudditi sono obbligati a prestazioni d’ opera gratuite.

La religione, inizialmente caratterizzata da molteplicità di culti, per lo più dei con teste di animali, ibis, falchi etc. venne, come abbiamo visto sostituita dal culto solare con centri di culto ad Eliopoli, Menfi, Ermopoli, il dio della vegetazione Osiride diventa il dio dei morti, il culto dei defunti, con la credenza della sopravvivenza dopo la morte, vede offerte date ai defunti per attirarsi la loro benevolenza. più tardi, con l’ affermarsi delle teorie sulla metempsicosi, si iniziò a conservare i corpi attraverso la mummificazione.

IL MEDIO REGNO

Intorno al 2052 a.c. i Tebani, che avevano sempre sostenuto l’ unità del regno, ebbero il sopravvento sui loro contendenti, ebbe inizio così il periodo cosiddetto del Medio Regno, la capitale divenne Tebe ed il faraone che riuscì in quest’ impresa fu Mentuhopte II° ed apparteneva all’  XI° dinastia.

Con la XII° dinastia si tornò ad una strutturazione centralizzata del regno, i nomarchi persero il loro potere e le sicurezza dello stato fu garantita dalla creazione di fortificazioni della zona orientale  del delta del Nilo ed all’ altezza della seconda cateratta, fu edificato  un complesso di templi santuari Karnak in onore della nuova divinità ufficiale dello stato Ammon

L’ Egitto si espande con la conquista della Nubia meridionale ,ricca di miniere d’ oro e vengono incrementanti i commerci attraverso il mar Rosso, ma intorno al 1650 a.c. agitazioni interne indeboliscono il potere dei faraoni favorendo così l’ invasione degli Hyksos, popolazioni Semitiche ed Urrite spinte verso l’ Egitto dall’ espandersi nei loro territori di popolazioni Indo-europee.

Gli eserciti egiziani che non conoscevano l’ uso dei carri di guerra e della cavalleria poco poterono contro gli eserciti Urriti. Gli Hyksos che per loro consuetudine si stabilivano nei paesi conquistati come classe dominante, stabilirono la loro residenza ad Avaris nella zona orientale del delta, ma furono essi ad assimilare la superiore civiltà degli Egizi.

IL NUOVO REGNO – 1570 / 715 A.C.

IL NUOVO REGNO NEL PERIODO DI MASSIMA ESPANSIONE
IL NUOVO REGNO NEL PERIODO DI MASSIMA ESPANSIONE

Hahmose caccia gli Hiksos dall’ Egitto, li insegue fino in Palestina e fonda il Nuovo Regno  con la XVIII° dinastia, i suoi successori Amenofi I° Tutmofi I°  rendono l’ Egitto una potenza di primissimo piano, ma la potenza maggiore viene raggiunta con la regina  Hashepsut che con una saggia politica evita  i conflitti militari  ed incrementa gli scambi commerciali, favorisce la costruzione di templi con la direzione del ministro Semnut suo favorito. Molti dubbi lascia la morte della regina , che sembra sia avvenuta in modo violento.

A lei succede Tutmosi III°, sotto il quale, l’ Egitto raggiunge la sua massima espansione, dall’ Eufrate fino alla IV° cateratta del Nilo, con l’ impiego di truppe mercenarie e dei carri da guerra Babilonia, Assiria, Regno dei Mitanni , Regno Ittita e fino alle Isole Egee si estendono i domini dell’ Egitto.

Con Amenofi III° che aveva sposato una donna di umili origini,  l’ Egitto raggiunge un periodo di grande prosperità che comunque nonostante l’ oculata politica non riesce a durare a lungo, inizia così un lento declino.

Amenofi IV °  marito di Nefertiti, è noto come il re eretico, egli infatti instaura il culto di Aton ( il disco del sole) e cambia il proprio nome in quello di Ekhnaton , trasferisce la capitale da Tebe ad Akhetaton e trascura la politica, tanto che l’ Egitto  perde il proprio primato in Asia. Alla sua morte tutte le sue innovazioni religiose vengono abrogate dai suoi successori Samenkhare e  Tutankhamon e la capitale ritorna ad essere Tebe.

Con la XIX° dinastia,instaurata intorno al 1345 / 1200 a.c., l’ Egitto riconquista la Siria nella battaglia di Qadesh del 1299 a.c. durante la quale si distinse il giovane Ramses,le cui gesta furono celebrate nel poema epico di Pentaur.

LA ZONA DEL DELTA ALL' EPOCA DI RAMSES
LA ZONA DEL DELTA ALL’ EPOCA DI RAMSES

1275 ca, con il patto fra Ramses ed il re degli  Ittiti, Hattusili III°  si ristabilisce l’ equilibrio delle forze , il confine viene fissato all’ Oronte. La capitale Egizia diventa la  città di Ramses posta sul delta del Nilo

Intorno al 1220 a.c.  Meneptah combartte in Palestina contro i Libi, alleati di Greci Filistei, in questa campagna, nella Stele di Israele, troviamo il primo accenno della storia  alla Tribù di Israele.

Ramses III°, intorno al 1197 respinge ripetutamente gli attacchi dei Libi alleati con i popoli del mare , ma sotto i suoi successori,vi sono diverse ribellioni interne, l’ Egitto si indebolisce, vengono perdute la Palestina e la Nubia ed il potere si concentra nelle mani della casta sacerdotale.

Intorno al 950 a.c. Seshonq I° , citato nella bibbia col nome di Shishac , capo dei  mercenari libici, usurpa il potere, al che alcuni sacerdoti si rifugiano in Nubia dove fonderanno ( 750 ca,) uno stato teocratico con capitale Napata, intanto Sheshong I° nel 920 a.c. occupa la Palestina e saccheggia Gerusalemme

715 a.c. una dinastia Etiope, muovendo da uno stato indipendente della Nubia,  conquista l’ Egitto, occupando anche Tebe,fino al delta del Nilo e respingendo, nel 671 un attacco degli Assiri guidati da Asharaddon, ma nulla possono nel 662 a.c. quando  Assurbanipal  conquista l’ Egitto riducendolo a provincia Assira, ed affidando il potere ai  nomarchi  quali governatori per conto degli Assiri. Il nomarca Psammetico I° instaura nel 660 la XXVI dinastia liberando l’ Egitto dagli Assiri, intanto sul delta si creano degli insediamenti di mercenari Ionici  che creano degli empori commerciali ( naucrati ) , si crea una nuova capitale Sais da cui la XXVI° dinastia prendrà il nome di Salico .

Fra il 569 ed il 525, l’ Egitto ha un nuovo ( l’ ultimo ) impulso di risveglio, diviene infatti con Amasi , una potenza marinara, che instaura rapporti commerciali con tutti i paesi che si affacciano nel mediterraneo finchè il re Persiano Cambisse lo trasforma in provincia persiana.

Nel 332 Alessandro Magno conquista l’ Egitto.

Nel 304 ha inizio la dinastia dei Tolomei

Nel 30 a.c. ha inizio il dominio dei Romani

LE RELIGIONI PREISTORICHE

Prima di addentrarci nello studio delle religioni di altri popoli che popolavano luoghi posti al di fuori della Mesopotamia,diamo una rapida occhiata a quelle che erano le credenze religiose dei popoli precedenti i Sumeri, naturalmente questi popoli non conoscevano la scrittura, quindi lasciavano tracce di se e delle proprie credenze con disegni e statuette che i nostri archeologi ritrovano nei siti frequentati da questi popoli primitivi.

I dolmen presenti nel Salento, i templi megalitici  come quello di Stonehenge nel Regno Unito, le statue dell’ Isola di Pasqua,oppure la civiltà nuragica della Sardegna sono testimonianze di attività degli uomini preistorici che a costo di enormi sacrifici, riuscivano a creare monumenti che ancor oggi possiamo osservare, dai ciotoli simbolici, la Venere di Willendorf e sino ai graffiti nelle caverne, sono testimonianze dei messaggi lasciatici dai nostri lontani antenati.

GROTTA  DI NIAUX FRANCIA

Nel 1963 I. Paulson disse che : ” La religione è nata con l’ ominizzazione “, aggiungendo inoltre che l’ ominizzazione è iniziata con la comparsa nel continente africano del primo  Homo Abilis ossia circa 1 milione e 700.000 anni fa nell’ Era Diluviana Inferiore, cui possiamo far risalire le prime pietre scheggiate della cosidetta Peeble culture o cultura dei ciotoli levigati che ci portano nel Paleolitico inferiore.

Successivamente, circa un milione di anni fa, venne evolvendosi la specie dell’ Homo Erectus, alla quale specie appartenevano i Sinantropi della regione cinese, iPitecantropi di Giava e gli Atlantropodi dell’ Africa settentrionale, costoro già esercitavano forme di caccia relativamente più complesse e conoscevano l’ uso del fuco.

Nel Paleolitico medio circa da 300.000 a 100.000 anni fa comparvero i Paleantropi uomini di Neandertal dal nome della località della Germani settentrionale dove furono trovati i primi resti fossili di questa specie.

Paleantropi appartenevano già ad un gruppo pre Sapiens che apparve all’ inizio del Paleolitico Superiore cioè fra 100.000 e 50.000 anni fa a cavallo dell’ ultima glaciazione.

Paleantropi, nel corso di questa nostra era, si distinsero poi in diverse razze, Mongoloide, Australide, Negroide Caucasica.

BISONTE COLPITO DA UNA LANCIA - nIAUX
BISONTE COLPITO DA UNA LANCIA – NIAUX

L’ Homo Sapiens del Paleolitico ovvero dell’età della Pietra antica era organizzato in clan ed abitava in grotte o sotto tetti di pietra e viveva di caccia e raccolta di frutti selvatici; statuette con attributi femminili, come fianchi, mammelle  e genitali, testimoniano i culti della vita e ella fertilità, a quell’epoca è databile, infatti, la Venere di Willendorf. La donna, in quanto madre, era considerata dispensatrice di vita, finchè non si comprese l’ importanza dell’ apporto maschile alla procreazione.

venere

Anche la caccia rappresentava un momento propiziatorio in quanto da essa dipendeva la sopravvivenza del clan e quindi i graffiti che erano scolpiti all’ interno delle caverne e delle grotte, rappresentavano riti per ottenere buoni auspici in quell’ arte.

Le tribù di cacciatori di orsi dell’Europa, per propiziare buone prede, offrivano alla suprema divinità il sacdificio delle prede e donavano loro la testa e la spina dorsale di queste.

I culti della caccia e della fertilità erano quindi legati alla vita, ma anche la morte era oggetto di culto. le prime testimonianze religiose, infatti erano legate ai culti della sepoltura, nel Paleolitico, infatti i cadaveri erano inumati e sepolti con tutti i propri averi, cibi, utensili e gioielli dovevano accompagnarli nella loro nuova vita.

Nel Mesolitico, l’ età della pietra media, si iniziarono a distinguere gli incarichi tra uomini e donne, gli uomini si dedicavano alla caccia e le donne alla raccolta dei frutti selvatici, in questo periodo si diffuse il culto dei defunti, avvalorato dall’ idea che dopo la morte terrena, l’ uomo continuasse a vivere in un’ altra vita, si cercava protezione e si tentava di entrare in contatto coi defunti.

Il Neolitico, età della Pietra nuova, vide l’ affermarsi dell’ agricoltura  con l’ aiuto della forza animale, l’ avvento dell’ agricoltura segnò anche il passaggio da un tipo di vita nomade ad una vita stanziale, gli uomini organizzati in grandi gruppi familiari, clan o tribù, vivevano in villaggi che successivamente divennero città circondate da mura.

Nelle terre attraversate dai grandi fiumi, come la Mesopotamia – Tigri ed Eufrate, l’ Egitto – Nilo, India – Indo, Cina – Huang Ho, che rendevano molto fertili quelle terre, si sviluppò un’ agricoltura più  redditizia che permetteva di soddisfare le esigenze di popolazioni più numerose, si creò un grado di organizzazione sociale più elevato, in conseguenza anche del fatto che vi era la necessità di predisporre e pianificare il controllo delle acque, si crearono quindi i presupposti per avere un grado di civiltà maggiore  e ciò favorì la creazione delle civiltà monumentali ed il passaggio dalla fase preistorica a quella storica

In questa fase del Neolitico , il culto dei defunti, ebbe per le varie culture un’ importanza fondamentale, si consolidarono le credenze della vita dopo la morte ed anche che i defunti potessero avere un’ influenza sulla vita sulla terra da ciò la nascita di diverse forme di sepoltura quali l’ imbalsamazione o la cremazione ed il diffondersi delle costruzioni megalitiche.

 

LA MESOPOTAMIA FRA IL II° ED IL I° MILLENNIO A.C.

ASSIRI E BABILONESI

La dominazione dei Sumeri in Mesopotamia, è destinata ad estinguersi, a partire dal 2000 a.c. infatti popolazioni Semitiche provenienti dalle regioni mediterranee, migrano verso est e formano nuovi stati nella zona centrale della Mesopotamia.

I Cananei colonizzano quelle terre, Isin, Larsa Babilonia, sono fra i nuovi stati nati da queste immigrazioni, ne segue quindi una profonda semitizzazione di quelle terre; il Sumero e l’ Accadico, però, restano le lingue ufficiali del culto Mesopotamico

Intorno al 1800 a.c. gli Assiri, si stanziano presso l’ Alto Tigri, popolo altero e bellicoso, gli Assiri derivano dalla fusione di razze non Sumere già residenti in quelle terre, ed i nuovi immigrati Semiti e subisconono l’ influenza culturale della Mesopotamia centro-meridionale.

L’ antico regno Assiro, non ebbe molta influenza sulle vicende politiche della Mesopotamia in quanto non ebbe una grande diffusione, ma in realtà la sua vita fu alquanto breve, poichè divenne presto, come vedremo in seguito, stato vassallo di altri regni.

Il nome Assiria deriva dal nome del dio supremo Assur, ed era pure il nome della capitale del regno.

Alla caduta dei Sumeri, intorno al 1800 a.c. l’ Assiria conquistò il territorio nord-Babilonese aumentando la propria influenza sulla Mesopotamia, ma un’ espansione degli Ittiti tagliò le vie di comunicazione e dei commerci degli Assiri verso il nord ed il mediterraneo, ‘ Assiria perse così quelle importanti risorse e quindi vide la sua influenza scemare tanto che divenne dapprima stato vassallo di Hammurabi ed in seguito ( 1450 a.c. ), stato vassallo dei Mitanni, popolo di origine Indo-europea di razza Urrita

ziqqurat
,  ziqqurat

Intorno al 1728 a.c. Hammurabi divenne re di Babilonia, il quel periodo in Mesopotamia, sei città stato si contendevano il primato e la supremazia sulle altre,quelle città erano: Larsa, Eshnunna, Babilonia, Qatna, Aleppo ed Assur, dapprima alleato con Larsa ed il regno di MariHamurabi, riuscì a stabilire la supremazia di Babilonia, sconfiggendo anche i suoi stessi alleati e, fra l’ altro devastò Mari , la città stato vicina ed alleata di  Babilonia, sede anche di  un un archivio con 20.000 tavolette d’ argilla.

Intorno al 1531  a.c..,  Babilonia fu sconfitta e saccheggiata dagli Ittiti, il cui re Murshilli I°  impose ai babilonesi un tributo.

Fra il !530 ed il 1160 a.c. Babilonia fu dominata da una popolazione proveniente dall’ Iran, Cassiti che furono  poi, in quell’ anno, sconfitti dagli Elamiti

Dal 1137 a.c. Babilonia rivisse un periodo di grande potenza con Nabuccodonosor I° che sconfisse gli Elamiti e riunificò il regno.

Gli Urriti, erano popolazioni Indo europee di origine turca provenienti dalla zona del lago Van che si stabilirono a nord della Mesopotamia, da quella regione iniziarono ad intraprendere spedizioni contro l’ Assiria, Babilonia e la Palestina; dovunque essi vincessero, obbligavano le popolazioni residenti a riconoscerli quale Classe dominante. La loro arma vincente era costituita da carri trainati da cavalli, che permettevano rapidi spostamenti che disorientavano i nemici, essi, fra l’ altro consentivano ai soldati Urriti di colpire dall’ alto i soldati nemici arrecando loro gravi perdite senza peraltro correre grossi rischi.

La religione degli Urriti aveva come divinità principali Teshup ( dio della tempesta e della folgore ), Khepa ( dea del sole ) e Kumarbi ( padre degli dei ).

Nel 1375 a.c. il re Assiro Heriba Adad, alleatosi con gli Ittiti, riuscì a sconfiggere i Mitanni e ad affrancare il suo regno dalla loro dominazione dando inizio al regno medio Assiro, durante il quale i dominatori Assiri si distinsero per la particolare ferocia con la quale assoggettavano i nemici, lo scopo principale degli Assiri era quello di far perdere ai popoli conquistati la propria identità sociale e culturale attraverso la deportazione in massa di intere popolazioni

SOLDATO ASSIRO
SOLDATO ASSIRO

Le pene inflitte ai nemici erano di particolare crudeltà esse prevedevano fra l’ altro perforazione delle orecchie; taglio dell’ orecchio, del labbro inferiore, delle dita, evirazione o sfigurazione del viso con pece bollente.

La proprietà della terra era appannaggio del clero, del re, dei nobili, l’ agricoltura era molto progredita con l’ impiego di aratri in  ferro tecnicamente evoluti, grazie anche all’ impiego di fabbri Ittiti.

Il più crudele dei re Assiri, è stato Assurbanipal che fiaccava la resistenza dei popoli confinanti con campagne annuali e con l’ uso di una nuova arma mai usata fino ad allora, la Cavalleria, la crudeltà dei mezzi usati dal re Assiro era tale da mettere in subbuglio le forze nemiche, pene per gli sconfitti erano l’  impalatura e lo scorticamento con esecuzioni di massa.

Dal 745 a.c. ha inizio l’ Impero Assiro ad opera di Tiglatpilesser III° , e termina con la sconfitta nel 625 a.c.  che culmina con la distruzione di tutte le città Assire ,  Assur, Ninive, Kharran che vengono depredate e distrutte, e la popolazione sterminata.

MESOPOTAMIA
MESOPOTAMIA

Ha inizio così il regno neo Babilonese, fondato da Nabopolassar, che vide con Nabuccodonosor II° il suo periodo di maggiore splendore, Babilonia fu ricostruita, fo edificata la grande porta di Ishtar e la strada processionale che conduceva ad essa, lunga 200 metri e larga 22,il tempio di Esagilla e lo ziqqurat Etemenanki,  nel 539 Babilonia fu conquistata da Ciro II° con l’ aiuto della casta sacerdotale di Marduk in disaccordo col re Nabonide che aveva introdotto nuovi culti ed aveva limitato i privilegi della casta.

Nel 331 .a.c. Babilonia fu definitivamente conquistata da Alessandro Magno.

LA RELIGIONE DEGLI ASSIRO-BABILONESI

Le culture Assira e Babilonese avevano fra loro molti punti in comune; abbiamo già detto che in Mesopotamia, quando veniva conquistata una città nemica, le sue divinità divenivano assorbite dalla città vincitrice come divinità secondarie,e l’ eredità lasciata dai Sumeri, la cui lingua era la lingua ufficiale di culto, ha fatto si che le due culture , Assira e Babilonese, avessero, salvo alcune differenze, un’ uniformità che ce le fa, oggi, considerare simili, tanto che parlandone, parliamo di civiltà  Assiro-Babilonese senza porre alcuna distinzione fra le due.

I Babilonesi,popolazione di origine semitica, avevano come centro la città di Babilonia o Babele, così chiamata dall’ espressione Babilu ( porta del dio ), la religione Babilonese appartiene quindi alle religioni Semitico-Mesopotamiche .

Il  VI° re di Babilonia, Hammurabi, dopo aver sconfitto le città stato antagoniste di Babilonia, elevò il suo dio Marduk a protettore del regno e promulgò il famoso ” codice di Hammurabi “, una raccolta di leggi valide per tutto il regno.

L’ultimo re di Babilonia fu Nabonide,figlio di una sacerdotessa del dio della luna della città Siriana Harran, Nabonide era un seguace di questa divinità e venne in un grave conflitto con i sacerdoti del dio babilonese Marduk , tanto che dovette insediare sul suo trono il proprio figlio  Belsazar ; dopo aver sconfitto il padre, i Persiani di Ciro, uccisero il figlio  conquistando la città e ponendo fine al regno babilonese.

La mitologia Babilonese, deriva direttamente da quella Sumera, con qualche piccola differenza , anche se non sostanziale; vediamo infatti che la triade cosmica, che per i Sumeri era composta da An, Enlil  ed Enki, per i Banilonesi è composta da Anu, Enlil ed Ea ( dio della saggezza e delle arti ) , mentre la triade astrale è composta da Sin ( dio della luna ), Ishtar ( dea della stella mattutina e serale = Venere ) e Shamash (dio del sole ).

Alle due triadi, si affiancano altri dei Marduk è il dio protettore della città e del regno di Babilonia,  il suo nome deriva dal Sumero Amar-ke ( figlio del sole ), egli è infatti figlio di Ea, marito di Sarpanitum ( Colei che crea i semi ) ed è padre di Nabo dio della saggezza e dell’ arte dello scrivere; citato nella bibbia come Nebo, uno dei luoghi a lui sacri, è il monte sul quale morì Mosè.

Nabo , portava le tavole del destino e diede ad Hammurabi le tavole del codice con i 272 paragrafi che lo componevano, sposo di Tsamet ; il suo nome fu usato da molti re Babilonesi  (Nabuccodonosor, Nabopolassar, Nabonide etc. ) .

Il codice di Hammurabi, nella sua parte di diritto civile e penale, presenta diverse assonanze con il libro dell’ Alleanza nell’ Antico Testamento – esodo : 20.22-23,33

Dio degli inferi era Nergal , che era anche dio del cocente sole mattutino e del sole di mezzanotte.

L’ anno babilonese iniziava con la festa di Akitù, essa era una festa di espiazione e di pentimentoche durava 12 giorni, durante la prima settimana si sacrificava il capro espiatorio che aveva lo scopo di redimere gli uomini dai peccati Levitico : 16  Di questa festa è interessante notare come la statua del dio Marduk  venisse portata in processione nella casa trionfale, fuori dalle mura della città dove veniva lasciato per 3 giorni in un locale sotterraneo che simboleggiava la morte e la successiva resurrezione del dio che veniva successivamente portato in processione col figlio Nabo sullo ziqqurat Etemenanki a simboleggiare l’ ascensione del dio al cielo, questo ziqqurat, alto ben 91 metri, è anche ricordato nella bibbia come la ” Torre di Babele  .

Il testo sacro dei Babilonesi, che ricordava le festività del regno, era un poema composto da 7 tavole di 160 versi ciascuna circa, chiamato Enuma Elish, in esso veniva narrata la creazione del mondo e celebrava la vittoria e l’ ascesa al trono di Marduk, è il trionfo delle giovani divinità su quelle più vecchie dell’ aria e dell’ acqua :

”  All’inizio della creazione vi erano il principio femminile, la madre comune, l’ acqua salata che circonda la terra Tiamat ( mare ) ed il principio maschile Apsù che rappresenta le acque dolci sotterranee, dopo che furono creati gli dei, si scatenò una lotta fra la luce e l’ oscurità in cui Apsù Kingu,il figlio di Tiamat vennero uccisi, Marduk fu incaricato di vendicare gli dei uccidendo Tiamat  spaccandone in due il corpo a forma di conchiglia, con una metà egli creò la volta celeste con le stelle, mentre con l’ altra metà  la terra con gli inferi, mentre dal sangue di Kingu, vennero creati gli uomini che avevano il compito di servire e di prendersi ritualmente cura degli dei.

Tiamat è anch’essa citata nella bibbia con il nome di Telom  Thehòm – genesi ; 1 – 2

Anche la religione degli Assiri rientra nel gruppo delle religioni Semitico- Mesopotamiche ed il loro dio più importante era Asur, omonimo della capitale del regno e dio della guerra, sposo di Ninlil e padre di Ninurta e di Sherua.

Anche ad Assur erano associati i nomi di molti re Assiri ( Assurbanipal,Salmanassar, Assurbalit etc).

 

 

LE RELIGIONI DELLA MESOPOTAMIA DOPO I SUMERI – ACCADI

Gli esodi di massa, sono prerogativa del regno animale.

Quante volte abbiamo visto documentari che ci narrano delle vicende di migrazione, di uccelli e di animali di tutte le specie che cercando luoghi che offrano migliori condizioni di vita per la sopravvivenza delle specie, causate dal variare delle stagioni.

Questi animali si spostano percorrendo migliaia di chilometri fra insidie e pericoli di ogni genere e lasciando lungo questi percorsi una lunga scia di vittime, è il prezzo da pagare per poter continuare a vivere.

Oggi siamo testimoni di un esodo di massa che ci coinvolge, in quanto lo  stiamo vivendo quali ospiti di gruppi di centinaia, anzi migliaia di persone che approdano lungo i nostri lidi, con un senso dell’ ospitalità che ci qualifica per altruismo e buona volontà.

Ma non sempre, purtroppo è stato così, nel corso dei secoli, interi gruppi etnici si spostavano in massa, con il principale scopo di colonizzare luoghi e civiltà inferiori od anche superiori, alle proprie.

Queste migrazioni di eserciti e popoli non erano mai pacifici per via del fatto che l’ essere umano ha sempre considerato la proprietà personale quale bene di cui goderne in esclusiva, mentre nella realtà non è la terra ad appartenere agli uomini ma sono essi ad appartenere alle terra

STELE DEGLI AVVOLTOI ( SUMERI )
STELE DEGLI AVVOLTOI ( SUMERI )

I Sumeri avevano creato una cultura che, al’epoca primeggiava nei confronti di tutte quelle che li circondavano, essi erano molto più progrediti e meglio armati, i propri eserciti erano possenti ed invincibili, ma avevano il difetto di essere poco mobili e nulla poterono contro eserciti meno potenti, ma che facevano del dinamismo la loro arma vincente; le lunghe lance di cui disponevano i Sumeri non li proteggevano dai giavellotti e dalle frecce degli Accadi che con questa nuova micidiale tattica riuscirono a sbaragliarli ed a conquistare, oltre alla Mesopotamia, anche parte della Siria, dell’ Asia Minore e dell’ Elam.

Intorno al 2350 a.c., re Sargon I° di Akkad, stabilì la propria supremazia su quei territori creando nuove leggi e regole politiche,alle città stato, si instaurò un regno con potere centralizzato il cui re ( Sargon I° ) diventava Re – dio e si instaurò anche il culto di nuove divinità  Accadiche, Ishtar ed il dio del sole Shamash, che andarono ad aggiungersi al Pantheon delle divinità Sumeriche.

Alla morte di Sargon, scoppiarono diverse rivolte e suo nipote Naram – Sin,, intorno al 2270 a.c. riconsolidò il regno  Accadico e rafforsò la teoria sulla divintà del re, le sue gesta furono descritte nella Stele di  Naram – Sin

STELE DI NARAM-SIN
STELE DI NARAM-SIN

Essendo gli Accadi popolo di origine semitica, stanziatosi fra il 2800 ed il2500 a.c. nella parte settentrionale della Mesopotamia, la loro religione appartiene quindi al ceppo delle Religioni Semitiche dell’ Asia Anteriore.

Nonostante la caduta del regno Accadico, la loro lingua sopravvisse, insieme al Sumero, come lingua scritta e notarile, nonchè come lingua liturgica.

La religione degli Accadi, come abbiamo accennato, aveva come divinità più importante Ishtar Inanna Sumero ), essa era dea della terra e della fecondità, dell’ amore e della guerra, come pure della stella della sera ( Venere dei Romani ).

Nella mitologia, si narra della discesa di Ishtar  agli inferi. nel regno senza ritorno.